lunedì 11 agosto 2014

[PS4] The last of us remastered


Inauguro questo mio spazio con uno dei giochi più apprezzati e chiacchierati degli ultimi tempi.

Uscito a giugno 2013 e ha avuto una versione adattata alla nuova ammiraglia Sony pochi giorni fa; non avendolo esperienziato allora (pur possedendolo) mi sono dedicato ad esso proprio in quest’ultima edizione.

The last of us remastered è un avventura ben concepita, ben narrata, divertente a tratti e commovente in altri, ma, per quel che mi riguarda, non si avvicina assolutamente a essere al mio concetto di videogioco, anzi.

Tutto ciò a cui si va in contro durante lo svolgimento della storia è già visto e già giocato, le atmosfere, la storia, i cliché, anche se sicuramente va ammesso quanto il tutto sia stato orchestrato bene.

L’ambientazione è quella di un qualsiasi futuro post apocalisse zombie e si passa dalle atmosfere viste nei vari Silent Hill alle sparatorie di Uncharted. Se tutto da un lato stupisce per il lavoro svolto nella cura dei dettagli lascia l’amaro in bocca per l’assenza completa di originalità, non fosse per l’unico, e ben implementato, sistema di radar atto a comprendere dove i nemici si nascondano.

L’azione si ripete e si ripete, ad ogni passo altri nemici, siano essi umani o zombie (chiamati qui infetti, ma sempre zombie sono), ci mettono alla prova, anche quando ormai (forse puntando troppo a uno svolgimento poetico) la storia vorrebbe che ci rilassassimo un attimo per goderci quella narrativa spesso curata.

Detto questo il successo ottenuto da questo titolo si contrappone in tutto e per tutto a quello che ho detto, quasi accanendo contro chi ancora cerca di giocare e divertirsi. Probabilmente il pubblico (sia esso videoludico o che cinematografico) oramai si accontenta di splendide scatole vuote, luccicanti, curate scatole vuote. O semplicemente la mancanza di cultura (intesa come il fatto di conoscere il media con il quale ci si rapporta e la sua storia) fa pensare a chi interagisce con opere come questa di trovarsi effettivamente dinnanzi a qualcosa di nuovo e fresco, magari solamente perché per alcuni passaggi sono stati scelti argomenti quel minimo più adulti del solito.

Con questo non voglio per nulla scoraggiare chi ha intenzione di affrontare questo titolo, perché è un titolo giusto per essere giocato ora e non fra qualche anno, ma vorrei semplicemente fargli rendere conto (e magari suggerire) che andrebbe affrontato un approfondimento sul genere, lasciando indietro pregiudizi stupidi su titoli che magari hanno qualche annetto sulle spalle, così da poter godere di vere esperienze innovative.

Un ultimo appunto sulla versione PS4, se proprio dovete giocatelo lì, ma non pensate che sia tanto più godibile dalla versione precedente.

A presto.

Perché si?

Con le mille remore che ho descritto comunque rimane l'apice di una generazione videoludica e la storia può appassionare più di molte altre già viste.

Perché no?

Perché lo si potrebbe trovare veramente troppo ancorato ad altri titoli già giocati e perché, forse, in fase di sviluppo si sono troppo spesso dimenticati che non stavano facendo un TPS... :(

1 commento:

  1. Sono d'accordo su alcuni punti, meno su altri. Nel senso che è vero che non è che sia particolarmente originale (Inizialmente sembra di essere su The Walking Dead, il giocherello), però compensa molte mancanza con una storia scritta bene, una parte tecnica che mostra robe belle (anche se ammazza la ventolina della ps4) e una recitazione di alto livello (inglese). La giocabilità è migliore nelle parti stealth che in quelle sparereccie, mentre per quelle intermedie è uncharted semplificato, forse troppo.

    E' chiaro che non è ancora IL gioco della ps4, ma sempre meglio dei platform che ci rifilano su PSN :D

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